Il complesso militare industriale cinese

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Pechino sta “arruolando” il settore privato della difesa per accelerare il livello del proprio comparto difesa, fornendo nuove linee guida nel mese di luglio con lo scopo di incoraggiare investimenti privati in un settore tradizionalmente protetto dalla competizione e dal controllo pubblico.

Il settore provato ha intenzione ad oggi di investire 20 miliardi di yuan, circa 3,15 miliardi di dollari, in asset dalle aziende di Stato, stando ai dati prodotti dalle borse di Shangai e Shenzen. 

Questo dato potrebbe raddoppiare il valore degli asset militari correlati dal momento che Pechino sta premendo nella realizzazione di un ambizioso programma di privatizzazione della gran parte del comparto difesa che arriva sd una forza lavoro di oltre un milione di persone in oltre mille imprese di Stato. 

Obiettivo a lungo termine è trasformare alcuni contractor privati (Cssc, Avic, Casic, ad esempio) nella versione fatta in casa dei colossi statunitensi Lockheed Martin and Northrop Grumman o dell’inglese Bae.

Nel paniere previsto da Pechino andrà quasi l’intero settore eccezion fatta per i “prodotti” più sensibili. 

I dieci gruppi più grandi del settore difesa cinese hanno asset combinato del valore stimato di 2 trilioni di yuan (315 miliardi di dollari). Commesse stata..i e l’aspettativa di nuove iniezioni statali sono riuscite ad isolare il settore dal rallentamento dell’economia cinese. 

La crescita dell’industria nazionale della difesa ha, ovviamente, limitato le importazioni: i dati Sipri mostrano quanto le importazioni della difesa cinese siano cadute: 58% tra il 2007 e il 2011. Nella classifica degli acquirenti mondiali di armi, la Repubblica popolare è scesa al quarto posto nel 2006 dopo aver  occupato le prime posizioni negli anni precedenti. La spesa militare del celeste impero è seconda, oggi, solo a quella degli Usa. Il Rappprto Cina del Pentagono statunitense prevede che la spesa totale della difesa cinese nel 2012 dovrebbe attestarsi tra i 120 e i 180 miliardi di dollari (per Washington si parla di 614 miliardi di dollari). Secondo le analisi presenti nel Jane’s Defense Budget, la spesa della difesa cinese nel 2015 dovrebbe toccare i 240 miliardi di dollari, più di tutti i budget sommati dei Paesi della regione Pacifico-asiatica e ben 4 volte la spesa militare giapponese. Nel decennio 2001 – 2011, Sipri ha stimato che le vendite di armi cinesi all’estero siano aumentato del 95%, facendo di Pechino il sesto fornitore di armi al mondo, subito a ridosso del Regno Unito.