A gennaio riparte il dialogo argentino-uruguiano

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ARGENTINA – Buenos Aires 26/12/2013. Il Presidente uruguayano José Mujica e il suo omologo l’argentina Cristina Fernandez si incontreranno il prossimo 17 gennaio a margine del vertice del Mercosur che si terrà a Caracas in Venezuela.

Sarà la prima volta che i due leader si incontrano dopo oltre 70 giorni di blocco del dialogo bilaterale. L’ultima volta che Mujica e Cristina Fernandez (Nella foto) si sono incontrati è stato il 30 settembre, a Buenos Aires durante il varo dell’ultimo traghetto, battezzato “Papa Francesco”, per il collegamento tra Montevideo e Buenos Aires.

Al vertice del 17 gennaio, il Venezuela dovrà consegnando la presidenza al Paraguay, recentemente rientratonel Mercosur, rompendo così l’ordine del protocollo alfabetico.

Oltre alla ripresa del dialogo tra Uruguay e Argentina, l’incontro è significativo in quanto il Mercosur dovrebbe studiare la proposta di diverse tariffazione con l’Unione europea per un accordo di cooperazione e di libero scambio.

Il raggiungimento di un accordo sulla proposta non è stato facile, perché l’Argentina è riluttante as abbassare le sue stime sul mercato interno e sulla produzione, mentre Brasile, Uruguay e Paraguay premono per avere nuovi sbocchi commerciali. La rottura del dialogo tra i due stati è derivata dalla decisione iuniolaterale da parte del governo Mujica di aumentare la produzione della cartiera Upm/Botnia a 1,2 milioni di tonnellate annue; 

la cartiera è costruita sul fiume Uruguay, confine naturale tra i due, le cui acque sono condivise e gestite congiuntamente dai paesi limitrofi. L’Argentina ha sostenuto che l’aumento della produzione provoca un aumento dell’inquinamento e che inoltre non era mai stata informata del piano dell’Uruguay. Come misura di rappresaglia economica, lArgentina ha ritardato le importazioni uruguaiane e ha fatto appello agli accordi marittimi Mercosur, non firmati da Montevideo, fatto che ha creato  un danno per il porto di Montevideo quantificabile tra il 25% e il ​​30 % della sua normale attività. Si fa riferimento principalmente alle esportazioni argentine spedite attraverso Montevideo.

La situazione da allora non è cambiata, per le precarie condizioni di salute del premier Fernandez. Inoltre, l’Uruguay ha rifornito l’Argentina con tutta l’energia che è in grado di produrre per contribuire ad alleviare la domanda di energia ed evitare blackout a Buenos Aires e in altre città, a causa di un’ondata di caldo che ha portato a picchi incredibili il consumo di energia.