Argentina, lo stato compra le frequenze libere della telefonia

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L’Argentina segna un passo contro la globalizzazione. Giiovedì scorso  ha varato il decreto in cui si formalizza l’ingresso dello Stato nella gestione della telefonia mobile, in barba a chi sostiene le liberalizzazioni selvagge.

La misura era stata preannunciata mercoledì dal ministro per la Pianificazione Julio De Vido. Il decreto è stato già pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e rimarrà in vigore fino alla prossima asta pubblica nel settore della telefonia mobile.
L’obiettivo ha affermato il Ministro De Vido è quello di arrivare a controllare il 20% delle onde radio 3G del paese. La decisione è stata presa dopo che il governo ha scartato, per mancanza dei requisiti, quattro delle cinque compagnie di telecomunicazioni che si erano candidate all’acquisto delle frequenze libere. L’unica azienda che aveva i requisiti era “Claro”, ma cedere le frequenze libere a questa compagnia significava “affiarle il monopolio virtuale”. Tra le aziende partecipanti all’offerta pubblica d’acquisto anche Telecom Argentina – controllata indirettamente da Telecom Italia.
De Vido ha chiesto che i vettori wireless investano di più per migliorare la qualità del servizio, perché i consumatori lamentano spesso un servizio scadente e la mancanza totale di copertura in molte aree. All’inizio di quest’anno, il governo ha  multato Telefonica per 185 milioni di pesos argentini per una sospensione temporanea del servizio nel mese di aprile. Il ministro De Vido ha detto Arsat (la compagnia governativa) lavorerà con le cooperative e le aziende di piccole dimensioni nella capitale Buenos Aires e le province sostenendo che gli utili andranno a beneficio di tutti gli argentini.