In galera per i tweet

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ARABIA SAUDITA – Riad 26/03/2016. Un giornalista saudita è stato condannato a cinque anni di carcere per dei tweet ritenuti offensivo verso i governanti del regno.

Secondo quanto afferma Amnesty International, il 25 marzo, Alaa Brinji, che ha già scontato due anni in carcere, è stato riconosciuto colpevole, il 24 marzo, di una serie di accuse tra cui aver «insultato i governanti e incitato l’opinione pubblica». Brinji è stato anche condannato per aver «accusato gli agenti di sicurezza di aver ucciso i manifestanti» nella città sciita di Awamiya nella irrequieta provincia orientale saudita. Awamiya, città di circa 30mila abitanti, è stata teatro di ripetuti incidenti dal 2011. Amnesty ha detto che il giornalista era stato processato dal tribunale anti-terrorismo che ha ritenuto Brinji colpevole di voler «ridicolizzare le figure religiose islamiche». Oltre alla pena detentiva, Brinji è stato punito con una multa di 50mila riyal e un divieto di espatrio per otto anni, Amnesty sottolinea che Brinij è stato in carcere dal maggio 2014, compreso un periodo iniziale di isolamento. Amnesty ha definito «assolutamente vergognoso» il trattamento riservato al giornalista «le autorità devono annullare la sua incarcerazione e rilasciarlo senza condizioni». Amnesty ha detto che Brinji ha lavorato per i giornali sauditi Al-Bilad, Okaz e Al-Sharq.