ARABIA SAUDITA. Successione a sorpresa o pianificata?

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Mohammed bin Salman è diventato, a sorpresa, erede al trono saudita lo scorso 21 giugno. Per il mondo è stata una decisione del re Salman inattesa, ma nei giorni scorsi il New York Times ha messo in dubbio la sorpresa della scelta, affermando che si è trattata di una operazione pianificata tempo. Il quotidiano statunitense ha utilizzato come fonti funzionari in servizio e ex funzionari statunitensi e membri parte della famiglia reale saudita.

Nel servizio del quotidiano statunitense si racconta di come bin Nayef, che era anche il ministro dell’Interno, fosse stato «convocato in un palazzo alla Mecca, detenuto contro la sua volontà e pressato per ore per rinunciare al trono». Il re aveva già riunito «un gruppo di principi e funzionari della sicurezza al Palazzo Safa alla Mecca (…) In prossimità della fine del Ramadan, il mese santo islamico, quando i Sauditi erano preoccupati di doveri religiosi e molti reali si erano riuniti alla Mecca prima di viaggiare all’estero per la vacanza di Eid al-Fitr (…) Questo ha reso più facile il ambiamento come un colpo di stato alla vigilia di Natale».

A Bin Nayef fu detto prima della mezzanotte che avrebbe incontrato il re, suo fratello: «Non abituato ad essere comandato come principe della corona, è stato portato in un’altra stanza, dove i funzionari della corte reale hanno preso i suoi telefoni e gli hanno fatto pressione per abbandonare il suo posto come principe della corona e ministro degli Interni». Per il giornale, non è chiaro se lo stesso re Salman fosse in quella stanza. «In un primo momento, bin Nayef ha rifiutato, ma durante la notte, il principe, che è diabetico e che soffre i postumi di un tentativo di assassinio del 2009, si è prostrato e ha ceduto poco prima dell’alba». Il tribunale saudita stava invitando i membri del consiglio reale, dicendo ad alcuni di loro che bin Nayef aveva un «problema di droga» ed era «inadatto per essere re».

Il The New York Times ha suggerito che ci fosse qualcosa di più: Bin Nayef si era apparentemente opposto alla decisione dell’Arabia Saudita e di alcuni dei suoi Stati vassalli di imporre il blocco sul Qatar. La guerra diplomatica ed economica con Doha è stata attribuita a bin Salman, riporta poi Press Tv. Reuters riporta che «una fonte saudita» aveva citato una «testimonianza al palazzo» secondo cui il re Salman ha preparato già una dichiarazione di abdicazione per il figlio Mohammed: «L’annuncio potrebbe essere dato in qualsiasi momento, forse a settembre». Riad ha sempre negato che bin Nayef sia stato posto agli arresti domiciliari.

Graziella Giangiulio