ARABIA SAUDITA. Sospeso l’Hajj per Covid19

371

Il ministro saudita dell’Hajj ha invitato i musulmani a rimandare la pianificazione del pellegrinaggio annuale alla Mecca, poiché il Regno, come tutto il mondo, si sta occupando della pandemia di covid19, riporta Asia Times.

«Mohammed Saleh bin Taher Benten ha invitato i Paesi del mondo ad avere pazienza nel concludere i contratti per il pellegrinaggio per quest’anno, fino a quando il cammino dell’epidemia e il suo impatto presente e futuro non sarà chiaro», riporta l’agenzia stampa del Regno, Spa.

L’Arabia Saudita ha registrato finora più di 1.500 casi del nuovo coronavirus e ha avuto 10 morti. All’inizio dell’epidemia, il Regno ha deciso di chiudere le porte della Mecca per paura che potesse diventare un nuovo epicentro del virus, come è successo nella città santa iraniana di Qom. Le tasse di visto già pagate dai pellegrini sarebbero state rimborsate, ha detto il Ministro alla tv saudita Al-Ekhbariya.

Ha inoltre assicurato al pubblico che gli alberghi utilizzati per la quarantena saranno attentamente ispezionati dal ministero della Salute prima di qualsiasi ripresa dei pellegrinaggi. L’anno scorso, quasi 2,5 milioni di persone hanno eseguito l’Hajj, uno dei pilastri obbligatori dell’Islam. Più di un milione di questi pellegrini sono arrivati da Paesi asiatici, non arabi quindi.

L’Hajj di quest’anno doveva svolgersi dal 28 luglio al 2 agosto. La sua probabile cancellazione sarà un colpo finanziario per l’Arabia Saudita, che può contare su miliardi di entrate del pellegrinaggio annuale. Il principe ereditario Mohammed bin Salman, in particolare, vede nel turismo religioso la chiave dei suoi piani per il mondo post-petrolio.

Il suo progetto Vision 2030 prevede che la presenza di Hajj sia quasi triplicata, fino a 6 milioni di persone. Una testimonianza dei rischi di sovraccarico dei siti sono stati due incidenti mortali nel settembre 2015: un incidente con una gru da cantiere che ha ucciso 100 persone all’interno della Grande Moschea della Mecca, e una corsa durante l’Hajj che ha causato circa 2300 morti.

Tommaso dal Passo