Arabia Saudita: vietate quel film

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IRAN – Teheran. 16/12/13. Secondo la Tasnim agency, il principe saudita Talal bin Abdulaziz ha chiesto, tramite amici comuni, al presidente siriano Bashar al-Assad di vietare la circolazione di un film anti-saudita nel suo paese, già devastato dalla guerra. Dal proprio account Twitter, il principe saudita ha criticato aspramente il regista siriano del ‘Re della Sabbia’, Najdat Aznour, chiamandolo “direttore del Jihad al-Nikah”.

Il film, King of the Sands, scrive ancora l’agenzia, racconta la storia del fondatore del regno saudita, Ibn Saud, da misterioso leader tribale del Kuwait a dominatore incontrastato della penisola arabica.
Il film descrive Ibn Saud come di un uomo senza scrupoli, donnaiolo sanguinario pedina degli inglesi.
Il regista del film ha detto che la sua intenzione era quella di esporre il fanatismo religioso promosso da Ibn Saud, che è alla base del terrorismo moderno.
Il principe Talal, dal parte sua, ha sostenuto che il film non è stato per niente un lavoro di successo e che «verrà gettato nel cestino della spazzatura».
Il Principe saudita ha scritto che dopo tutti i favori da parte di Abdul Aziz Al Saud nei confronti della Siria e del governo siriano adesso la nazione non può dimenticarli, Bashar Assad ordini che quel film venga vietato.
In un’intervista al quotidiano libanese Al Akhbar il 30 novembre, Assad ha detto che la guerra in Siria potrebbe cessare immediatamente se l’Arabia Saudita la smettesse di infiltrare militanti che si riversano nel paese da quando sono iniziate le proteste del 2013.
«Arabia Saudita, Qatar e Turchia sono stati i più forti sostenitori della guerra in Siria, Riyadh e Doha hanno speso miliardi di dollari per sostenere i militanti». Si legge ancora nel comunicato dell’agenzia.
Il Principe saudita Bandar bin Sultan, che è il direttore dei servizi segreti sauditi è stato definito da molti come uno dei principali protagonisti della guerra contro la Siria.