ARABIA SAUDITA. Riyadh riparte con le rinnovabili

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L’Arabia Saudita è alla ricerca di aziende per la costruzione di quattro centrali solari, mentre il gigante petrolifero del Golfo Persico riprende la sua spinta verso le energie rinnovabili.

Il ministero dell’Energia saudita sta cercando offerenti per i progetti di costruzione di impianti in grado di generare un totale di 1.200 megawatt di energia solare, secondo una dichiarazione dell’Ufficio per lo sviluppo dei progetti di energia rinnovabile.

L’Arabia Saudita, il più grande produttore dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, Opec, si sta orientando verso l’energia solare ed eolica in modo da poter bruciare meno petrolio per l’elettricità in patria, liberando centinaia di migliaia di barili di greggio da spedire all’estero. Il regno punta a costruire impianti di energia rinnovabile capaci di generare 60.000 megawatt entro il 2030, quasi quanto la sua capacità produttiva totale. Il ministero dell’Energia indirà una gara d’appalto per la costruzione di circa un terzo di tale capacità da parte di aziende private e il fondo patrimoniale sovrano troverà partner per il resto.

Il Ministero cercherà le qualifiche degli offerenti interessati entro il 6 febbraio, e il 19 marzo prevede di emettere una richiesta di proposte per la costruzione degli impianti, secondo il comunicato, ripreso da Bloomberg. I quattro impianti costituiscono la terza tornata di gare d’appalto del piano governativo per le energie rinnovabili.

La spinta del principale esportatore mondiale di petrolio vedrà il Regno sviluppare 30 progetti solari ed eolici entro il 2023 per aumentare la produzione di energia elettrica e ridurre la combustione del greggio.

L’Arabia Saudita punta a 9,5 gigawatt di energia rinnovabile entro il 2023. L’iniziativa sulle energie rinnovabili prevede investimenti stimati tra i 30 e i 50 miliardi di dollari.

Nell’ambito del programma di riforma economica lanciato negli anni scorsi, Vision 2030, l’Arabia Saudita sta cercando di utilizzare mezzi non petroliferi per generare gran parte del suo futuro fabbisogno energetico aggiuntivo per evitare il prosciugamento delle risorse petrolifere e diversificare la sua economia.

Il Regno saudita sta ristrutturando il suo settore energetico nell’ambito di Vision 2030 e l’attenzione ai progetti rinnovabili è un pilastro di questa trasformazione in quanto aiuterebbe a sviluppare il settore privato e a creare migliaia di posti di lavoro.

Tommaso dal Passo