ARABIA SAUDITA. Riad vuole l’Iron Dome israeliano

295

L’Arabia Saudita starebbe cercando di acquisire il sistema missilistico israeliano Iron Dome, nel momento in cui due stati intenderebbero normalizzare le loro relazioni e unirsi contro l’Iran.

Ne dà notizia il quotidiano svizzero di Basilea, Basler Zeitung, secondo cui i sauditi stavano cercando di acquistare attrezzature militari israeliane, tra cui il Trophy Active Protection System.

Il sistema è in grado di intercettare e distruggere missili e razzi in arrivo, gli esperti militari sauditi avrebbero persino esaminato il sistema antimissile israeliano nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi.

Si dice che l’Arabia Saudita intenderebbe acquisire il sistema nel tentativo di fermare gli attacchi missilistici del movimento houthi Ansarullah provenienti dallo Yemen. Gli Houthi lanciano regolarmente missili balistici contro obiettivi dell’Arabia Saudita come ritorsione per la guerra in Yemen gestita da Riad. Inoltre, il quotidiano svizzero fa notare che Riad e Tel Aviv stavano lavorando insieme per affrontare la crescente presenza dell’Iran in Medio Oriente. I due stati stanno cooperando in modo significativo nel settore militare e in quello della sicurezza, attraverso le loro intelligence, la cui cooperazione ha registrato “ulteriori progressi”.

Israele e Arabia Saudita non hanno relazioni diplomatiche, ma si ritiene che abbiano contatti segreti. Numerose notizie suggeriscono che, negli ultimi mesi, Tel Aviv e Riad siano sempre più vicine. Nel novembre 2017, il capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano, generale Gadi Eizenkot, ha espresso la disponibilità di Tel Aviv «a scambiare esperienze con i paesi arabi moderati e a scambiare informazioni per affrontare l’Iran». In un’intervista comparsa sul quotidiano online saudita Elaph, Eizenkot ha affermato che l’Iran era la «più grande minaccia per la regione», aggiungendo che Tel Aviv e Riad concordavano sulle intenzioni dell’Iran.

Anche il ministro israeliano della Difesa, Avigdor Lieberman, afferma che il Medio Oriente richiede, ora, una coalizione anti-Iran: «Oggi il Medio Oriente ha bisogno, più di ogni altra cosa, di una coalizione di Stati moderati contro l’Iran. La coalizione contro Daesh ha finito il suo lavoro, dopo Daesh, l’Iran».

Luigi Medici