Arabia Saudita, leader a tempo nel settore energetico

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L’Arabia Saudita resta leader nel settore della produzione e esportazione mondiale del petrolio. Ma dovrà, entro breve, trovare nuove risorse per mantenere questa posizione, e investire in nuovi giacimenti. Negli ultimi due decenni, infatti, Riyad non ha annunciato una scoperta significativa di nuovi giacimenti.

Non solo, le fluttuazioni dei prezzi mondiali del petrolio, gli sviluppi nel settore delle energie alternative, le minacce, le difficoltà sorte negli ultimi mesi per esportare, come nello stretto strategico di Hormuz, e le preoccupazioni per la stabilità interna del regno rendono questa leadership energetica in bilico. Di certo la casa reale dovrà cominciare ad allargare le sue vedute in materia di energia.

Dopo tutto la vendita del del petrolio rappresenta il 90 per cento delle entrate pubbliche dell’Arabia Saudita: direttamente incide per il 40 per cento del prodotto interno lordo e indirettamente sono la base dell’economia del Regno. Elettricità, cibo, benzina, alloggi e acqua sono tutti sovvenzionati – direttamente o indirettamente -, per i  28 milioni di abitanti del regno. Non solo Dal 2004 al 2010, la popolazione di stranieri nel regno è aumentata da 6.1 a 8.4 milioni, un incremento del 38 per cento, altro problema che il Regno dovrà affrontare a breve se le risorse economiche cominciano a diminuire. Gli stranieri dominano il settore privato, tra cui l’agricoltura, costruzioni e servizi. I 36 miliardi dollari di spesa folle del governo lanciata dopo i disordini 2011 arabo ha solo aggiunto la necessità di lavoratori stranieri, aumentando il numero di progetti di costruzione.