AMBIENTE. Transizione verde e digitale al Consiglio Europeo

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I leader dell’UE hanno concordato un pacchetto per la ripresa e il bilancio per il periodo 2021-2027 che aiuteranno l’UE a ripartire dopo la pandemia e sosterranno gli investimenti nella transizione verde e digitale. Le ricadute socioeconomiche della crisi COVID-19 richiedono uno sforzo comune e innovativo a livello dell’UE per sostenere la ripresa e la resilienza delle economie degli Stati membri. Per ottenere i risultati auspicati ed essere sostenibile, lo sforzo per la ripresa dovrebbe essere associato al tradizionale Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), che plasma le politiche di bilancio dell’UE dal 1988 e offre una prospettiva a lungo termine. I leader dell’UE hanno concordato un pacchetto articolato di 1.824,3 miliardi di euro, che combina il QFP con uno sforzo straordinario per la ripresa nell’ambito dello strumento Next Generation EU.

L’entità del QFP (1.074,3 miliardi di euro) consentirà all’UE di realizzare i suoi obiettivi a lungo termine e di preservare la piena capacità del piano per la ripresa. Il QFP coprirà i seguenti settori di spesa: mercato unico, innovazione e agenda digitale; coesione, resilienza e valori; risorse naturali e ambiente (transizione verde e digitale); migrazione e gestione delle frontiere; sicurezza e difesa; vicinato e resto del mondo; pubblica amministrazione europea. Saranno mantenute le correzioni forfettarie del contributo annuo basato sul reddito nazionale lordo per Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Austria e Svezia. Il fondo per la ripresa fornirà all’Unione, tramite Next Generation EU, i mezzi necessari per affrontare le sfide poste dalla pandemia di COVID-19. In base all’accordo la Commissione sarà in grado di contrarre prestiti sui mercati fino a 750 miliardi di euro. Tali fondi potrebbero essere utilizzati per prestiti back-to-back e per spese convogliate attraverso i programmi del QFP. I capitali raccolti sui mercati finanziari saranno rimborsati entro il 2058. Gli importi disponibili a titolo di Next Generation EU saranno destinati a sette programmi distinti: dispositivo per la ripresa e la resilienza, REACT-EU, Orizzonte Europa, InvestEU, Sviluppo rurale, Fondo per una transizione giusta e rescEU. 390 miliardi di euro del pacchetto saranno distribuiti sotto forma di sovvenzioni agli Stati membri e 360 miliardi di EUR sotto forma di prestiti.

Il piano garantisce che i fondi siano destinati ai paesi e ai settori più colpiti dalla crisi: il 70% delle sovvenzioni a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza sarà impegnato nel 2021 e nel 2022, mentre il 30% sarà impegnato nel 2023. Le dotazioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza per il periodo 2021-2022 saranno stabilite secondo i criteri di ripartizione della Commissione tenendo conto del tenore di vita, della dimensione e dei livelli di occupazione dei diversi Stati membri. Per le dotazioni relative all’anno 2023, il criterio della disoccupazione sarà sostituito dal calo del PIL nel 2020 e nel 2021. In linea con i principi della buona governance, gli Stati membri prepareranno piani nazionali per la ripresa e la resilienza per il periodo 2021-2023, che dovranno essere coerenti con le raccomandazioni specifiche per paese e contribuire alla transizione verde e digitale. Più in particolare, i piani devono promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro e rafforzare la “resilienza sociale ed economica” dei paesi dell’UE. I piani saranno riesaminati nel 2022.

Qualora, in via eccezionale, uno o più Stati membri ritengano che vi siano gravi scostamenti dal soddisfacente conseguimento dei pertinenti target intermedi e finali, possono chiedere che il presidente del Consiglio europeo rinvii la questione al successivo Consiglio europeo. Il 30% della spesa totale a titolo del QFP e di Next Generation EU sarà destinato a progetti legati al clima (transizione verde e digitale). Le spese a titolo del QFP e di Next Generation EU saranno in linea con l’obiettivo dell’UE di conseguire la neutralità climatica entro il 2050, come pure con gli obiettivi dell’UE in materia di clima a orizzonte 2030 e con l’accordo di Parigi. Gli interessi finanziari dell’Unione saranno tutelati in conformità dei principi generali sanciti dai trattati dell’Unione, in particolare i valori di cui all’articolo 2 TUE. Il Consiglio Europeo sottolinea inoltre l’importanza del rispetto dello Stato di diritto. Sulla base di tali premesse sarà introdotto un regime di condizionalità a tutela del bilancio e di Next Generation EU.

I leader dell’UE hanno convenuto di dotare l’UE di nuove risorse per rimborsare i fondi raccolti a titolo di Next Generation EU. Hanno inoltre concordato un nuovo prelievo sui rifiuti di plastica da introdurre nel 2021. Nello stesso anno, la Commissione dovrebbe presentare una proposta relativa a una misura di adeguamento del carbonio e un prelievo sul digitale; entrambi dovrebbero essere introdotti entro la fine del 2022. La Commissione presenterebbe quindi una proposta riveduta sul sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS), eventualmente estendendolo ai settori del trasporto aereo e marittimo. Potrebbero esserci, inoltre, altre nuove risorse, ad esempio un’imposta sulle transazioni finanziarie. Le entrate derivanti dalle nuove risorse proprie introdotte dopo il 2021 saranno utilizzate per il rimborso anticipato dei prestiti contratti a titolo di Next Generation EU. Sarà istituita una riserva di adeguamento alla Brexit di importo pari a 5 miliardi di euro al fine di sostenere gli Stati membri e i settori economici maggiormente colpiti dalla Brexit.

Redazione