AMBIENTE. L’innovazione UE passa per il Verde

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Il 3 luglio scorso, la Commissione europea ha lanciato l’invito a presentare proposte nell’ambito del Fondo per l’innovazione. Infatti, è intenzionata ad investire 1 miliardo in progetti di tecnologia pulita per ampliare il Green Recovery Fund e lo strumento principe di tale impegno sarà dato dal Fondo per l’innovazione. Esso costituisce uno dei maggiori programmi al mondo per la dimostrazione di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio, finanziato dalle entrate provenienti dall’asta di quote dell’Emissions Trading System dell’Unione europea. Il Fondo per l’innovazione sosterrà la transizione verso tecnologie di energia rinnovabile, industrie ad alta intensità energetica, stoccaggio dell’energia e cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio. Darà una spinta alla ripresa verde, creando posti di lavoro locali “a prova di futuro”, spianando la strada alla neutralità climatica e rafforzando la leadership tecnologica europea su scala globale.

Frans Timmermans, Vice Presidente esecutivo, ha dichiarato: «Questo invito a presentare proposte giunge al momento giusto. L’Ue investirà 1 miliardo di euro in progetti promettenti pronti per il mercato, come l’idrogeno pulito o altre soluzioni a basse emissioni di carbonio per industrie ad alta intensità energetica come l’acciaio, il cemento e le sostanze chimiche. Sosterremo anche lo stoccaggio dell’energia, le soluzioni di rete e la cattura e stoccaggio del carbonio. Questi investimenti su larga scala contribuiranno a far ripartire l’economia dell’UE e a creare una ripresa verde che ci porterà alla neutralità climatica nel 2050».

Per il periodo 2020-2030, il Fondo per l’innovazione assegnerà 10 miliardi circa (provenienti dalla vendita all’asta di quote nell’ambito del sistema di scambio dell’UE), oltre alle entrate residue (non erogate) del programma Ner 300, precursore del Fondo per l’innovazione. Il primo invito fornirà un finanziamento di 1 miliardo a progetti su larga scala per tecnologie pulite che li aiutino a superare i rischi legati alla commercializzazione e alla dimostrazione su larga scala. Questo sostegno aiuterà le nuove tecnologie a raggiungere il mercato. Per progetti promettenti, non sono ancora pronti per il mercato, un bilancio separato di 8 milioni di euro verrà accantonato per assistenza al loro sviluppo. L’invito è aperto a progetti in settori ammissibili di tutti gli Stati membri dell’Ue, l’Islanda e la Norvegia.

I fondi possono essere utilizzati in cooperazione con altre iniziative di finanziamento pubblico, come gli aiuti di Stato o altri programmi di finanziamento dell’Ue. I progetti saranno valutati in base al loro potenziale per evitare le emissioni di gas a effetto serra, il potenziale di innovazione, la maturità finanziaria e tecnica e il potenziale di aumento e l’efficienza dei costi. Il termine per la presentazione delle domande è il 29 ottobre 2020. I progetti possono essere applicati tramite il portale finanziamenti e gare d’appalto dell’Ue, dove sono disponibili maggiori dettagli sulla procedura complessiva.

Redazione