AFRICA. Medici cinesi in Burkina Faso e Etiopia contro il COVID-19

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La Cina ha detto che invierà più squadre mediche in Africa per combattere la diffusione del coronavirus, dato che il numero di infezioni nel continente ha superato le 17.000 il 15 aprile, con 900 morti.

Il ministero degli Esteri ha detto che 12 esperti, per lo più dell’ospedale popolare municipale di Tianjin, si recheranno in Burkina Faso, mentre un numero simile di esperti dell’ospedale della Cina occidentale, l’Università del Sichuan, andrà in Etiopia.

Il Burkina Faso, riporta Scmp, che è stato devastato da una guerra che ha fatto circa 800mila sfollati nell’ultimo anno, ha riportato finora 542 casi confermati di Covid-19 e 32 morti, mentre l’Etiopia ha riportato 85 casi e tre morti. 

La Cina ha detto che invierà più squadre mediche in Africa per sostenere gli sforzi per combattere la diffusione del coronavirus, dato che il numero di infezioni nel continente ha superato le 17.000 infezioni di mercoledì, con 900 morti.

I medici cinesi condivideranno la loro «esperienza antiepidemica, e forniranno guida e consulenza tecnica alle istituzioni mediche e sanitarie dei due Paesi, e miglioreranno le loro capacità di prevenzione e controllo», fa sapere il Ministero cinese. Verranno inviati in aggiunta al personale e ai rifornimenti già inviati all’Unione Africana e alle nazioni che avevano legami diplomatici con la Cina.

Da quasi 60 anni, Pechino invia squadre mediche in Africa: secondo i dati ufficiali, attualmente ci sono circa mille medici cinesi che lavorano nel continente. Il Burkina Faso e l’Etiopia, come molte nazioni africane, soffrono di una carenza di medici, infermieri e ostetriche e, secondo la Banca Mondiale, hanno meno di un letto d’ospedale ogni mille persone.

La Banca Mondiale ha detto nel suo ultimo rapporto che una trasmissione diffusa e sostenuta del coronavirus da parte della comunità sarebbe difficile da gestire in paesi con sistemi sanitari carenti.

Pechino ha già inviato squadre mediche, dispositivi di protezione individuale e altre forniture mediche, finanziate dalla China State Construction Engineering Corporation, in Algeria, che è il Paese più colpito dell’Africa, con 2.160 casi confermati e 336 morti.

La settimana scorsa, Pechino ha inviato 15 medici e 1,5 milioni di dollari di forniture alla Nigeria, più o meno nello stesso periodo in cui è arrivata in Etiopia l’ultima spedizione della Fondazione Jack Ma (500 ventilatori, 200.000 tute protettive e schermi facciali, 2.000 termometri, 1 milione di tamponi e kit di estrazione e 500.000 paia di guanti) per la distribuzione in tutto il continente. La Cina ha detto che invierà più squadre mediche in Africa per combattere la diffusione del coronavirus, dato che il numero di infezioni nel continente ha superato le 17.000 il 15 aprile, con 900 morti.

Il ministero degli Esteri ha detto che 12 esperti, per lo più dell’ospedale popolare municipale di Tianjin, si recheranno in Burkina Faso, mentre un numero simile di esperti dell’ospedale della Cina occidentale, l’Università del Sichuan, andrà in Etiopia.

Il Burkina Faso, riporta Scmp, che è stato devastato da una guerra che ha fatto circa 800mila sfollati nell’ultimo anno, ha riportato finora 542 casi confermati di Covid-19 e 32 morti, mentre l’Etiopia ha riportato 85 casi e tre morti. 

La Cina ha detto che invierà più squadre mediche in Africa per sostenere gli sforzi per combattere la diffusione del coronavirus, dato che il numero di infezioni nel continente ha superato le 17.000 infezioni di mercoledì, con 900 morti.

I medici cinesi condivideranno la loro «esperienza antiepidemica, e forniranno guida e consulenza tecnica alle istituzioni mediche e sanitarie dei due Paesi, e miglioreranno le loro capacità di prevenzione e controllo»”, fa sapere il Ministero cinese. Verranno inviati in aggiunta al personale e ai rifornimenti già inviati all’Unione Africana e alle nazioni che avevano legami diplomatici con la Cina.

Da quasi 60 anni, Pechino invia squadre mediche in Africa: secondo i dati ufficiali, attualmente ci sono circa mille medici cinesi che lavorano nel continente. Il Burkina Faso e l’Etiopia, come molte nazioni africane, soffrono di una carenza di medici, infermieri e ostetriche e, secondo la Banca Mondiale, hanno meno di un letto d’ospedale ogni mille persone.

La Banca Mondiale ha detto nel suo ultimo rapporto che una trasmissione diffusa e sostenuta del coronavirus da parte della comunità sarebbe difficile da gestire in paesi con sistemi sanitari carenti.

Pechino ha già inviato squadre mediche, dispositivi di protezione individuale e altre forniture mediche, finanziate dalla China State Construction Engineering Corporation, in Algeria, che è il Paese più colpito dell’Africa, con 2.160 casi confermati e 336 morti.

La settimana scorsa, Pechino ha inviato 15 medici e 1,5 milioni di dollari di forniture alla Nigeria, più o meno nello stesso periodo in cui è arrivata in Etiopia l’ultima spedizione della Fondazione Jack Ma (500 ventilatori, 200.000 tute protettive e schermi facciali, 2.000 termometri, 1 milione di tamponi e kit di estrazione e 500.000 paia di guanti) per la distribuzione in tutto il continente.

Tommaso dal Passo