AFRICA. Armi cinesi invadono il Continente Nero

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La partecipazione della Cina alle missioni di mantenimento della pace e la creazione di una base militare a Gibuti, nel Corno d’Africa, hanno rafforzato i legami di difesa fondati su relazioni economiche sempre più strette che la Cina sta sviluppando con l’Africa dall’inizio del millennio.

Secondo quanto riporta Scmp, circa un milione di cittadini cinesi vive oggi in Africa, mentre 200.000 africani lavorano in Cina. Secondo lo Stockholm International Peace Research Institute, Sipri, dal 2013 al 2017 le esportazioni cinesi di armi verso l’Africa sono aumentate del 55 per cento rispetto al quinquennio precedente, 2008-2012. Mentre nello stesso periodo le importazioni complessive di armi dall’Africa sono diminuite del 22%, la quota della Cina sul totale delle importazioni di armi dall’Africa è aumentata dell’8,6%, raggiungendo il 17%. 

Nel frattempo, le esportazioni russe di armi verso l’Africa sono diminuite del 32 per cento, rappresentando il 39 per cento delle importazioni totali nella regione. Gli Stati Uniti rappresentavano l’11% delle esportazioni di armi verso l’Africa.

Che armi vende la Cina all’Africa?

Secondo gli ultimi dati disponibili del registro delle armi convenzionali delle Nazioni Unite UNroca, nel 2013 la Cina ha esportato 24 carri armati in Tanzania e 30 in Ciad. La Cina esporta alcuni modelli di carri armati home made. Il suo modello principale, il VT4, è un veicolo di terza generazione costruito dalla China North Industries Group, Norinco.

Lo scorso anno Norinco ha ampliato la propria linea di carri armati per il mercato estero sviluppando il veicolo corazzato GL-5. I veicoli corazzati da combattimento sono anche una delle principali esportazioni di armi della Cina verso i paesi africani, con il Ghana, la Namibia, il Kenya, Ruanda, Burundi, Mozambico, Ciad e Gabon.

Anche aerei da combattimento e droni sono tra i principali prodotti cinesi per l’esportazione di armi. Sempre secondo i dati Onu, Nigeria, Tanzania, Zambia, Bolivia, Namibia, Zimbabwe e Ghana hanno acquistato jet o droni da Pechino.

Il JF-17 Thunder è l’aviogetto più cinese più venduto all’estero. Nel frattempo, la Cina ha vietato l’esportazione del suo stealth, il J-20.

Non è chiaro quanti veicoli aerei da combattimento senza pilota la Cina abbia effettivamente esportato oltreoceano, ma ciò che è certo è che vuole esportare più droni per dominare il mercato. Viste le restrizioni o del lungaggini statunitensi per la vendita di armi, soprattuto per i droni, Arabia Saudita e Giordania, tra gli altri, si sono rivolti alla Cina per costruire le loro flotte di droni.

L’Onu riporta anche i dati relativi ai missili. Secondo l’Unroca, Marocco, Sudan e Yemen hanno importato missili e lanciamissili dalla Cina; le armi cinesi sarebbero state utilizzate durante i conflitti in Congo e Sudan e Sud Sudan. Anche Congo, Ghana, Sudan, Camerun, Tanzania, Niger e Ruanda hanno importato sistemi di artiglieria dalla Cina.

Lucia Giannini