AFGHANISTAN. Sanità paralizzata nel Wardak grazie ai Talebani

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Un gruppo di aiuti svedese dice di aver chiuso decine di centri sanitari che stava operando in Afghanistan a seguito delle minacce dei talebani. Khalid Fahim, un direttore delle attività e dei programmi dello Swedish Committee for Afghanistan, Sca, che gestisce diversi progetti di aiuto, riporta Rferl, ha detto che la ong ha chiuso 42 centri sanitari su un totale di 77 in sei distretti della provincia centrale di Maidan Wardak. L’organizzazione non governativa svedese, che opera in Afghanistan da decenni, ha detto in un comunicato che «a causa di questa chiusura, circa 5.700 pazienti sono interessati su base giornaliera».

Mohammad Nadir Nadir Nadiry, il capo dell’ospedale principale della provincia, ha detto che tutte le cliniche della provincia sono state chiuse perché «gli operatori sanitari sono spaventati».

Fahim ha detto che la decisione di chiudere tutte le attività ha fatto seguito a una minaccia dei Talebani che è stata fatta in risposta ad un raid notturno effettuato dalle forze afgane su una clinica gestita dalla Ong svedese che stava curando alcuni combattenti talebani.

Human Rights Watch ha criticato le forze delle operazioni speciali afghane che, ha detto il gruppo, sono entrate nella clinica nel distretto di Dai Mirdad nella notte tra l’8 e il 9 luglio, arrestando il personale e i membri della famiglia che accompagnavano i pazienti.

Hrw ha detto che le forze afghane “hanno giustiziato” un assistente familiare, un operaio di laboratorio, una guardia e un’altra persona che si prendeva cura di un paziente. Una clinica gestita dal gruppo di Maidan Wardak è stata attaccata nel 2016, presumibilmente sia dalle forze internazionali che afgane. Due pazienti e un custode rimasero uccisi nell’incidente.

Il ministero della Difesa di Kabul ha detto che l’incidente sarà oggetto di indagine, ma per Sca, la chiusura delle strutture sanitarie che negano alle persone di ricevere cure mediche e servizi sanitari è un’evidente violazione dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, riporta Tolo News.

Il comunicato di Sca riporta poi che l’organizzazione è in contatto con tutte le parti nel tentativo di riaprire le strutture sanitarie della provincia e ha esortato la leadership talebana a concordare la riapertura delle strutture sanitarie con effetto immediato.

Maddalena Ingrao