Fondazione Adenauer, 25 anni dalla caduta del muro

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ITALIA – Roma. 27/10/14. La fondazione Konrad Adenauer, sabato in occasione dei 25 anni della caduta del muro di Berlino ha organizzato un evento presso la sua sede dal titolo: “LE MURA CADONO. SI APRONO LE PORTE. SOLUZIONI PER L’EUROPA”.

Tra le riflessioni proposte in tema di “caduta di mura”, quella di Padre Moses Zerai, AHCS – Agenzia Habeshia per la Cooperazione allo Sviluppo, Roma, il quale ha sottolineato che per i profughi la strada è sempre in salita. Tra le iniquità a cui si devono sottoporre quella sancita «negli accordi bilaterali tra Europa e Paesi nord africani, e ancora gli accordi di Dublino, che impongono ai rifugiati di chiedere lo status nel Paese dove arrivano per primi, elemento questo che sfavorite i paesi affacciati al Mediterraneo e ai profughi stessi». Tra i fatti sconcertanti raccontati da Padre Zerai, il fatto che i profughi bloccati in Libia nei campi di detenzione, vengano sfruttatidelle milizie come trasportatori di armi. Persone che in fuga dalla guerra finiscono nelle mani dei banditi della guerra. Destano invece perplessità le dichiarazioni Andreas Jacobs, Ricercatore e Docente, NATO Defence College’s Middle East Faculty, secondo cui sono stati fatti «degli errori» nella valutazione delle “primavere arabe”. Secondo il ricercatore vi erano elementi comuni con le altre “primavere” accadute anni addietro, come la caduta del Muro di Berlino, e questo ha indotto gli analisti a supporre che per le primavere arabe potessero arrivare agli stessi risultati delle “primavere europee”. Una sorta dunque di applicazione di un modello socio-culturale ad una realtà che però ha presupposti storico-giuridici, sociologici ed economici completamente diversi.