A rischio il campionato israeliano

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di Lucia Giannini  ISRAELE – Gerusalemme 07/11/2016.  La Corte Suprema israeliana ha dato 90 giorni di tempo al procuratore generale di spiegare il motivo per cui le squadre di calcio giochino il sabato, e non rispettino la legge, che richiede l’autorizzazione speciale per il lavoro il giorno di riposo.

Secondo radio Kol Israel, la Corte ha chiesto di sapere il motivo per cui la “legge sulle ore di legge lavoro e riposo, che imposta i periodi in cui si può lavorare in Israele, non venga applicata nel caso del calcio, dove si giocano la maggior parte delle partite di campionato nel fine settimana.

L’ingiunzione del tribunale arriva dopo una causa intentata dal movimento per lo Stato ebraico, che ha sottolineato come il procuratore generale «agisca contro la legge» sulla questione delle partite di calcio giocate il sabato, giorno in cui Israele permette di lavorare solo con il permesso del ministero dell’Economia. Secondo l’organizzazione, centinaia di giocatori di calcio sono costretti a giocare il sabato contro la loro volontà.

Un anno fa, la Il tribunale del Lavoro di Tel Aviv stabilì che il settore del calcio non ha l’autorizzazione appropriata per giocare durante lo Shabbat, il cui rispetto minacciava la continuità del campionato, che prevede il loro svolgimento durante il fine settimana per attrarre più spettatori e più sponsor.