Palmyra in 3D

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STATI UNITI D’AMERICA – New York 11/11/2015. Palmyra potrebbe tornare a vivere in 3D.

Il progetto #NEWPALMYRA ricostruirà, infatti, i monumenti che sono stati distrutti da Dash e da anni di conflitto. Avviato dallo sviluppatore di software, e attore chiave nella comunità di Creative Commons, Bassel Khartabil, il progetto intende creare più consapevolezza e rispetto per il patrimonio mondiale e conservare i tesori architettonici di Palmira. Khartabil dal 2012 è in carcere, arrestato dalle autorità siriane per aver partecipato alle proteste di piazza. Bassel ha iniziato a lavorare con un gruppo in Siria intorno al 2005 per ricreare virtualmente Palmyra e preservare il suo patrimonio culturale. Il progetto è proseguito per diversi anni, ma è stato bloccato dall’arresto di Khartabil. Ultimamente, un gruppo di attivisti, ha ripreso in mano il progetto con lo scopo di farlo un faro per denunciare la carcerazione dell’attivista siriano e per combattere il genocidio culturale perpetrato dallo Stato islamico, riporta il blog The creatore project, collegato a Vice News. Attraverso un processo creativo open-source e collaborativo, per il libero accesso alla cultura, il nuovo team ha presentato una nuova piattaforma di community e dati archivio online dedicati per il reperimento, la conservazione, la condivisione e il riutilizzo creativo di dati su Palmyra. Per portare il progetto ad una fase successiva, la squadra ha lanciato un invito internazionale aperto per mettere insieme questi dati, codificare e creare i contenuti che non solo porterà alla ricreazione digitale della città, ma anche fornirà alle generazioni future materiale per mostre d’arte, saloni, e le nuove opere creative, partendo da un bene oggi a rischio e parzialmente distrutto. Il progetto, sottolineano gli autori è urgente perché la storia della Siria sta per essere cancellata.