1400 mujahiddin francesi dentro IS

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FRANCIA – Parigi 12/01/2015. È ormai un dato ufficiale. Circa 1.400 persone che vivono in Francia si sono unite allo Stato islamico, o intendono farlo.

È un dato fornito dallo stesso primo ministro Manuel Valls il 12 gennaio. «Ci sono 1.400 persone coinvolte nelle partenze per fini di jihad e terrorismo, verso la Siria e l’Iraq», ha detto Valls a Bfmtv. «Ci sono quasi 70 cittadini francesi o residenti in Francia, morti in Siria e in Iraq nelle fila dei terroristi», ha poi aggiunto. Gli ultimi dati del governo sono stati un grande salto dai dati forniti a metà dicembre, quando si stimava che circa1.200 persone stavano cercando di lasciare la Francia per combattere a fianco dei militanti, o lo avevano già fatto. «È un salto enorme in poco tempo: c’erano solo circa 30 casi quando sono diventato ministro degli Interni, a metà del 2012, e sono 1.400 oggi», ha detto Valls. I due uomini armati che hanno massacrati la redazione di Charlie Hebdo, Cherif Kouachi e suo fratello Said, erano probabilmente tra coloro che avevano lasciato il paese per «essere addestrati a uccidere e seminare il terrore», ha detto il premier. Riferendosi al terzo uomo, Amedy Coulibaly, che ha preso d’assalto un supermercato kosher, Valls ha detto che risultava non aver mai lasciato la Francia per addestrarsi: «Coulibaly non era sul radar dei servizi d’informazione», ha poi aggiunto il primo ministro. Le autorità francesi avevano annunciato a dicembre di aver smantellato una dozzina di reti jihadiste tese a reclutare e inviare persone per combattere in Iraq e Siria. La Francia, insieme con il Belgio, ha registrato il maggior numero di combattenti che lasciano il paese d’origine per unirsi allo Stato islamico.